lunedì 23 aprile 2012

DIARIO DI TOTO’

Ho trovato, riordinando la cuccia del mio Totò, cane meticcio di 13 anni, il suo diario. Dopo un primo attimo di stupore, non sapevo che tenesse un diario né che sapesse scrivere, ho iniziato a leggerlo di nascosto in taverna (lui è a spasso con mia moglie in campagna)-
Il diario inizia nell’ottobre del 2004, in occasione di una breve vacanza ai Lidi Ferraresi dove i miei genitori abitavano in una villetta che, dopo la loro scomparsa, ho ereditato.
Non lo riporto integralmente, in molti giorni c’è annotato soltanto “oggi pappa buona”, “mi sono divertito al fiume”, “sono andato dal veterinario”, “uffa, anche oggi tacchino lesso e riso bollito” ecc. ma, mi limito a riportare i passi più salienti che riguardano l’esperienza di Totò, e di riflesso la nostra, con Miou Miou, la nostra gattina.

Ottobre 2004
Che bello, i miei compagni a due zampe Franco e Gabry, ci hanno portato per qualche giorno al mare. Ero stufo della campagna vicino a Milano. Io e il mio amico Sansone potremo divertirci sulla spiaggia, nell’acqua del mare e sulle sponde dei mille canali dei Lidi. Certo, il viaggio in macchina è un po’ lungo e noioso, però che bello quando saremo arrivati.
Per andare in spiaggia dobbiamo passare vicino ad una friggitoria che, a ottobre, è chiusa. Passando davanti, io al guinzaglio di Gabry e Sansone, che è grosso quattro volte me, al guinzaglio con Franco, sentiamo un miagolare disperato. Al momento nessuno di noi vi fa caso. Arriviamo in spiaggia, giochiamo, facciamo il bagno, che felicità! Poi, tornando verso casa e ripassando vicino alla friggitoria, ecco di nuovo il lamento continuo, straziante. Gabry affida il mio guinzaglio a Franco e scruta tra il gabbiotto della friggitoria e le siepi che la circondano. Un esserino piccolo piccolo che miagola disperatamente si affaccia sul bordo di un grosso vaso di cemento che fa da recinzione allo spiazzo dove d’estate si mangia il pesce. E’ un micio, anzi, ho saputo poi, una micia di pochi mesi, sola, nata da una colonia di gatti randagi. Poverina, ha un occhio che pende fuori dall’orbita. Sia io che Sansone cerchiamo di avvicinarci per annusarla ma veniamo tenuti a distanza.
Siamo rientrati a casa, la micina, a cui Franco e Gabry hanno dato il nome di Miou Miou ha fatto tutto il viaggio di ritorno in braccio a Gabry aggrappata con le unghie al petto. Io e Sansone siamo agitati e curiosi.
Niente da fare, la micina, durante il giorno, vive nella stanzetta che fa da studio a Franco sino a che non rientrano dal lavoro.
Passo buona parte delle giornate davanti alla sua porta chiusa annusando.

Novembre 2004
Il veterinario, il mio amico (si fa per dire), ha operato Miou Miou all’occhio, adesso ne ha uno solo ma almeno è salva e, già che c’era, l’ha anche sterilizzata. Comincio a credere che tutto quello che mi ha insegnato mia mamma e mio papà sui gatti non sia vero. Alla fin fine è simpatica, non mi viene tra le zampe e si guarda bene dal passare vicino a Sansone.

Dicembre 2005
Che bello, da oggi Gabry non andrà più a lavorare. E’, come dicono i bipedi, in pensione. Non so cosa vuol dire ma sono felice che sia sempre a casa con me, Sansone e con Miou Miou. La gattina, adesso, non è più chiusa in cameretta, ma stà tutto il giorno con noi. Io ho il mio da fare con Sansone per fargli capire di lasciarla stare. Ci riuscirò, alla fine non è cattivo ma solo irruento e grosso.
Sono riuscito ad annusarla, sa di buono, un odore che non avevo mai sentito così da vicino. Ho provato a darle una leccatina e ha emesso un suono strano, mai sentito, roooonnn roooonnn, piacevole.

Maggio 2005
Che buffa che è, scova i posti più impensabili per andarsi a nascondere e dormire. L’altra sera non la trovavamo in tutta la casa, in giardino, nel giardino dei vicini.Addirittura Franco l’ha cercata con la torcia elettrica. Alla fine hanno preparato dei manifesti e li hanno attaccati per il paese sino al paese dopo dove c’è la stazione della metropolitana. Quando ormai Gabry era quasi in lacrime ed era già molto tardi, lei si è tranquillamente presentata in sala fresca come una rosa. Poi mi ha raccontato (riusciamo a capirci con un po’ di difficoltà) che aveva trovato un bellissimo e caldo cantuccio nel cassettone del letto in cameretta e aveva fatto una lunga dormita.

Agosto 2005
Oggi ho assaggiato per la prima volta le sue crocchette, che buone accidenti! Altro che le nostre. Sansone non ha voluto, lui è un cane all’antica, la sopporta ma non vuole scendere a patti con il nemico.

Ottobre 2005
E’ ormai un anno che Miou Miou abita con noi. Io ormai mi ci sono abituato. Lei ogni volta che mi vede mi viene vicino e si struscia sul mio muso abbassando la testa. Sono un cane adulto e maschio e faccio finta di niente però mi fa piacere, mi sento importante.

Novembre 2006
Povero Sansone, è stato operato di un brutto male alla milza. Era da un po’ di tempo che non era più lo stesso, sempre mogio. Anche con Miou Miou non le abbaiava più contro e lei, forse perché gli vuole bene, ha iniziato a strofinarsi anche con lui.

Dicembre 2006
Gabry ha paura per Miou Miou perché sono iniziati i lavori per il rifacimento del tetto e teme che si perda o si faccia male. Ma lei mi ha detto che si diverte troppo a scalare le armature e a curiosare in ogni buco del tetto.

Marzo 2007
Devo ammettere che è un’ottima cacciatrice, ogni tanto si presenta in casa con una lucertola o un uccellino in bocca, non li uccide ma ci gioca. Che gusti però, vuoi mettere un bell’osso??

Estate 2007
Che caldo, nonostante tenga sempre fuori la lingua per rinfrescarmi sono veramente spossato, sarà l’età che avanza. Beati i gatti che riescono a dormire così a lungo e di notte si godono il fresco all’aperto. Ma dovè andrà Miou Miou??

Dicembre 2007
Che strano però, io quando Franco e Gabry hanno ospiti sono felice, scodinzolo, abbaio e cerco le coccole mentre Miou Miou sparisce dalla circolazione sino a quando la casa torna vuota.

Gennaio 2008
Sansone non c’è più, Franco l’ha portato dal veterinario ieri sera ed è ritornato da solo e aveva gli occhi rossi. Adesso rimango solo con Miou Miou e lei sembra averlo capito perché mi è sempre vicina.

Maggio 2008
Bèh adesso non ne posso più. Miou Miou ormai è come se fosse mia sorella (non esageriamo) ma che si porti a casa gli amici questo proprio non lo accetto. E’ da qualche giorno che si presentano a mangiare e a dormire anche Micetta, Pongo, Birillo, Sofia e un micetto dal pelo rosso rosso. Ho una dignità canina da far rispettare che diamine!


Ecco, qui finisce il diario del mio Totò o almeno quello che sono riuscito a leggere perché il libricino non ha più pagine libere.
Chissà se ne ha un altro e dove lo ha messo.

Ops. . . . .devo smettere perché stanno rientrando dalla passeggiata.
Ciao a tutti







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